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Il viaggio di Viseryon – di Claudia Caracciolo

Il viaggio di Viseryon - Di Claudia Caracciolo - recensione
Immagine: Vento, fratello dell’Aria

Il protagonista di questa filastrocca che amerete si chiama Viseryon, non è creatura di fantasia ma è un cane in muscoli ed ossa, riuniti sotto un tenero manto color nocciola fulvo.  Appartiene alla nobile stirpe dei Podenco – vedetevi un levriero, ma piccolo e con ampie orecchie per captare ogni cosa – …e vi rivelerei pure dove abita se non temessi la folla delle ammiratrici.

Questa volta la sua mamma umana, Claudia Caracciolo, è stata guidata dall’aura poetica fino all’antico Egitto e poi alla Spagna dove il beniamino vola a trovare le sue origini avvolte nel mistero. 

Accompagnato da scultoree illustrazioni ariose e testo a fronte spagnolo, chi si legge queste rime, grande o bambino che sia, viaggia insieme a Vise e col suo amico Vento alla ricerca delle radici, impara il movimento di tornare sui propri passi, se possibile lì dove una ferita si aprì per medicarla. 

…Il velo di pianto spazzato dal Vento,
condusse lo sguardo oltre il tormento:
accanto alle mani per incatenare
ven’erano altre, per accarezzare.
[…] “Grazie mio Vento per aver disvelato
l’antica mia storia del tempo passato.
Tal conoscenza saprà procurare
la bussola adatta per farmi orientare.
Correvo a casaccio volendo sfuggire
al grave dolore che or ti so dire:
tristezza degli avi ho in me conservato,
che adesso mi pare d’aver superato.” …

In un lontano passato l’uomo riconosceva ciò che deve all’animale venerandolo, poi però l’ha sfruttato, talvolta torturato, usato per la caccia e infine abbandonato, e solo l’uomo stesso, chi altri?, può curare tutto questo dopo averglielo inflitto. Adottandone uno e imparando ad amarlo, o almeno acquistando questo libretto, il cui ricavato andrà a buon fine.

Da una lettrice

Il viaggio di Viseryon - Di Claudia Caracciolo