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Fondazione per l'Antroposofia a Torino
L’uomo ha uno spazio suo proprio che è la parola. E’uno spazio per comunicare con gli altri, con se stesso e con il mondo. Ogni suono ha una sua vita propria e un significato originario. Ogni parola può essere un atto creativo, che rivela il colore, il suono e la qualità profonda delle cose che descrive; può costruire relazioni nuove tra gli uomini, creare germi, idee e impulsi per il futuro; può risolvere una situazione e riequilibrare un’anima inquieta, ecc. Un rapporto individuale consapevole con la parola, i suoi ritmi e le immagini, dischiudono per ogni singolo uomo le potenzialità creative e costruttive del linguaggio. E’ possibile sperimentare questo attraverso l’Arte della Parola.
La parola nel primo (0-7anni ) e secondo (7-14 anni) settennio di vita ha una funzione:
- FORMATIVA DELLA LARINGE
- PREPARA E CONQUISTA UNO SPAZIO D'ANIMO PROPRIO NEL BAMBINO
- TRASMETTE GLI IMPULSI MORALI PROFONDI ESISTENTI NELLE FIGURE ADULTE DI RIFERIMENTO PRINCIPALE
- E' LA CULLA E LO STRUMENTO DELLA SCINTILLA INDIVIDUALE DEL BAMBINO CHE NEL FUTURO ATTRAVERSO DI ESSA SI MOSTRERA' AL MONDO
"Tra il 7° e il 14° anno l'uomo si confronta proprio con una lotta per la conquista del linguaggio e dell'uso della parola. Egli non sa nulla di questa lotta perché essa avviene inconsapevolmente. Egli si confronta particolarmente con il collegare il fonema , che nasce dal suo sistema ritmico, sempre di più con i suoi pensieri, con i suoi sentimenti e con il suo volere. Ciò che in questa fase della vita si forma nel linguaggio è un comprendere di se stesso dell'uomo. Nel linguaggio non giace solo la parola. Nella parola sta tutto l'uomo come corpo, anima e spirito. La parola è solo un sintomo dell'uomo più ampio"
Rudolf Steiner O.O.304a, Conferenza del 26.3.1923
La cura della parola nell'ADULTO lo aiuta a ritrovare sé stesso e a rafforzare la personalità. Essa da centratura ed energia, migliora la comunicazione e sostiene nei periodi di crisi e transizione.
Una buona combinazione tra esercizi di Arte della Parola e il lavoro su testi di poesie e letteratura rende l’animo umano mobile e aperto a una comprensione del mondo più ampia, varia e profonda. L’Arte della Parola in ambito artistico tratta:
- la recitazione (lirica, epica, drammatica; le poesie, il racconto delle fiabe e i miti);
- la formazione della voce, l’estensione del respiro, l’articolazione e la chiarezza del linguaggio;
- l’elemento dell’immagine nella parola;
- L’elemento del ritmo nella parola;
- l’elemento del gesto nella parola (i sei gesti archetipici);
- l’arte di fare conferenze;
- il dialogo come incontro in ambito quotidiano, artistico e lavorativo.
L’arte unisce espressione percezione e volontà creativa. La facoltà di esprimersi artisticamente c’è in ogni uomo. Questa facoltà può essere risvegliata e fecondare un lavoro terapeutico. Nell’operare artistico mirato il paziente si sperimenta come cocreatore del proprio processo di guarigione. Nell’incontro con i suoni, i gesti e i movimenti egli sperimenta un nuovo piano della realtà che nasce attraverso un percorso di formazione e sviluppo delle sue percezioni del mondo e di se stesso. Questi sono i fondamenti della terapia artistica fondati dalla collaborazione del Dott. Rudolf Steiner con la Dott. Ita Wegman
- i disturbi del linguaggio: balbuzie, blesità, dislalia, disgrazia, dislessia, disturbi del linguaggio ed espressivi dovuti a danni a carico dei centri nervosi della parola, raucedine e disturbi dovuti a un intenso uso della voce ad es. in ambito lavorativo;
- disturbi di coordinazione e motori;
- depressione, scarsa autoconsapevolezza, introversione, logorrea, ansia stress,esaurimento, crisi esistenziali ed altri;
SVILUPPA presenza di spirito, creatività, vitalità, gioia di vivere, sovranità, una migliore percezione di sé e del mondo, armonia ed equilibrio interiore.
Scritto a cura di Enrica Dal Zio, artista della parola, terapeuta del linguaggio, clown, attrice, ginnastica Bothmer , Spacial Dynamics e Percorsi moderni di apprendimento e consapevolezza per gli adulti
Via Stampatori 18 – 10122, Torino (angolo Via Bertola)
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