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Fondazione per l'Antroposofia a Torino
L’euritmia nasce in seno all’antroposofia all’inizio del XX secolo come nuova arte del movimento che trae ispirazione dalla tradizione delle danze sacre e dalla cultura greca antica, dalla quale deriva il suo nome EU-RITMIA: ritmo armonioso. Nell’euritmia la parola ritmo va intesa in senso ampio: ritmici sono infatti tutti i cicli naturali che si alternano e si ripetono, riconoscibili nel macrocosmo degli astri come nel microcosmo della cellula. L’euritmia é quindi lo studio e l’espressione dei gesti e dei movimenti che, come una matrice originale, sono presenti nella vita dell’infinitamente piccolo, come dell’infinitamente grande.
In euritmia vengono studiati e sperimentati i movimenti che traggono vita dalle leggi che regolano il linguaggio (l’alfabeto come manifestazione di forze plasmatrici, la metrica, il ritmo poetico,..), la musica (toni, intervalli, armonia, ritmo, melodia, dinamica,..), i colori, i quattro elementi, le costellazioni e pianeti, le geometrie spaziali (linee, triangoli, quadrati, stelle, cerchi, spirali, lemniscate,...).
Ogni gesto e movimento coinvolge l’intero essere umano, integrando i movimenti corporei con il sentimento e il pensiero, armonizzando e riordinando la relazione tra l’elemento interiore e quello corporeo/spaziale. Il corpo diventa più sensibile e flessibile, si fa ‘strumento’.
«Nell’esecuzione dell’euritmia, è necessario che tutto il corpo diventi anima»
(Rudolf Steiner)
L’aspetto sociale è una componente fondamentale del lavoro, soprattutto nella proiezione e metamorfosi di geometrie nello spazio, dove tutto il gruppo entra in movimento contemporaneamente e dove la coscienza viene continuamente richiamata ad espandersi ad una percezione sempre più globale, inclusiva e profonda di sé e dell’altro da sé.
«L’Euritmia sprigiona l’umano eterno al di fuori dell’umano terreno»
(Rudolf Steiner)
Via Stampatori 18 – 10122, Torino (angolo Via Bertola)
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