Condividiamo con piacere la lettera che Alan Thewless, studioso di astrosofia e relatore del Centro, ha scritto a un’amica, in risposta a una domanda sul messaggio portato dalle stelle, espresso nella congiunzione fra Giove e Plutone del 12 novembre
In riferimento alla tua lettera di ottobre, e alla domanda su come possiamo lavorare nell’interiorità, rispetto alle condizioni cosmiche del momento presente – e in particolare della situazione in cielo del 12 novembre – posso offrirti questi pensieri.
Da una certa prospettiva, penso che la risposta stia nella cura e nella consapevolezza che noi manifestiamo per il mondo degli spiriti elementali della natura. Essi ci stanno particolarmente vicini, e proprio in questo momento mostrano una certa urgenza di sapere, si interrogano in modo impellente sull’integrità umana in tempi oscuri.
L’integrità degli uomini, riesce a risplendere nel buio? E l’oscurità, può cambiare grazie a questo risplendere? Sono domande profonde, proprio in questo momento, in cui stiamo attraversando il portale dell’11 e del 12 novembre. E per chi, come te, vive una relazione con il luogo, con le montagne, con i ghiacciai, ecc. io penso che sia importante prendere in considerazione queste cose.
Se, pur restando collegati alla considerazione iniziale, sviluppiamo ulteriormente questo pensiero, la questione che si pone allora è: come possiamo noi mantenere la nostra luce, nel contesto delle sfide sociali e umane, e dell’oscurità che vi si può annidare dentro, imponendosi su di noi?
Che cosa possiamo imparare da questa esperienza, che nel tempo attuale può essere estrema? E come può la nostra luce risplendere in tutto ciò, e questa oscurità dirci qualcosa di più sulla nostra luce?
Con i migliori auguri e sperando che queste considerazioni possano essere utili e interessanti.
Alan