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Diario delle Notti Sante 2021/2022 di Alan Thewless

Diario delle Notti Sante Proposta per un percorso di contemplazione e annotazioni su ciascuna delle Notti Sante che portano all'anno 2022, con riferimenti alle immagini delle stelle nei cieli della mezzanotte. Alan Thewless

Diario delle Notti Sante

Proposta per un percorso di contemplazione e annotazioni
su ciascuna delle Notti Sante
che portano all’anno 2022,
con riferimenti alle immagini delle stelle
nei cieli della mezzanotte.

di Alan Thewless

Lo duca e io per quel cammino ascoso
intrammo a ritornar nel chiaro mondo;
e sanza cura aver d’alcun riposo,
salimmo sù, el primo e io secondo,
tanto ch’i’ vidi de le cose belle
che porta ’l ciel, per un pertugio tondo.
E quindi uscimmo a riveder le stelle.
Dante Alighieri – Inferno (Canto XXXIV)

Introduzione

“A te parlerò, mia anima prigioniera. Ricorda la tua casa.”
(da un inno partico)

Anche quest’anno, mentre ci accingiamo ad intraprendere un nuovo viaggio attraverso le Notti Sante, incominciamo ad avvertire, con l’animo dischiuso nell’attesa, la presenza dei nostri compagni spirituali, che in questo sacro periodo possiamo sentire particolarmente vicini. Accogliendo in noi l’atmosfera della Natività, e ospitando nei nostri cuori una culla per lo Spirito Bambino, riceviamo la grazia di sperimentare le sorgenti profonde di ciò che siamo e di quello che possiamo diventare. L’esperienza del dodecuplice Sole attraverso i giorni e le notti che si susseguono nutre questa culla per lo Spirito Bambino in noi; e pian piano, possiamo immaginare che questa culla diventi un calice, la coppa del Graal, che contiene il Sole cosmico e la vita stessa – la vita spirituale del Sole donata a tutta l’umanità e alla Terra. In questo tempo benedetto incominciamo così a intravedere un barlume della trama onnicompresa dall’Essere dell’Amore, che s’intesse fra il Cielo e la Terra, e fra l’Essere Umano e il Cosmo.

Entrando in queste Notti Sante non possiamo evitare di riflettere sulle eccezionali difficoltà e sfide vissute negli ultimi due anni. Certamente, l’evento principale che ha fatto presa sull’umanità, minacciando di occupare ogni pensiero e conversazione, è la pandemia globale, che ha dato avvio ad una tempesta perfetta di caos psico-sociale, con una scia di problemi che hanno investito praticamente ogni ambito della vita, sia interiore che esteriore. Durante questo periodo, e sostanzialmente sull’onda di questo grave evento, sono sorte anche altre urgenti questioni. Tra queste, includiamo: le crescenti divergenze e tensioni ideologiche sia all’interno che tra le nazioni; il caos e la confusione nell’interrelazione tra la vita economica, la vita dei diritti e la libera vita spirituale/educativa; il cambiamento climatico e una seria crisi di fiducia nella relazione tra scienza ed economia.
Tutte queste fonti di preoccupazione sono solo una parte delle tante, ulteriori questioni che ci troviamo a fronteggiare. Non sono nuove, ma si sono concentrate con grande intensità negli ultimi due anni. L’accumulo è stato tale da indurci una sensazione di spaesamento, sentiamo di aver perso il terreno sotto i piedi, e naturalmente cominciamo a chiederci: “Cos’è che mi sostiene, ora? Qual è la strada da percorrere? Chi sono io?” La possibilità che la vita possa tornare come prima diventa vaga, quando ci rendiamo conto che i problemi attuali, anche se ora più evidenti, esistono da molto tempo, e aspettavano soltanto di essere affrontati.
Se proviamo ad osservare i periodi di incertezza e di caos, ci accorgiamo che cadono sempre in concomitanza con periodi di necessario cambiamento. Nel presente non è certo facile liberarsi dal dolore causato dagli eventi, ma possiamo renderci conto che il caos tende sempre a generare nuovi inizi. In una retrospettiva biografica troveremmo con grande probabilità diversi casi, in cui momenti di caos hanno aperto nuovi capitoli della nostra vita. Nel mondo della natura, vediamo che nei casi d’impedimento o perdita della forma si creano princìpi che appartengono ad un nuovo ordine. Si nota in modo particolare nella nascita della farfalla: come dalla sostanza praticamente informe all’interno della crisalide si crei l’ambiente in cui la farfalla radiosa può formarsi, a partire dal suo archetipo cosmico – o nel seme, che insieme ad una nuova vita racchiude l’intimo sacrificio di una forma esistente, affinché un nuovo principio di vita possa sorgere.
Una difficoltà nasce, tuttavia, quando ci riferiamo ad un ambiente di incertezza sociale/culturale: perché qui è necessaria una grande attenzione, affinché il nuovo che avanza sia in sintonia con i sani principi umani. La capacità di discernimento diventa di fondamentale importanza per distinguere se ciò che emerge è consono all’integrità dell’essere umano, o piuttosto, una sua distorsione. In questo senso l’attuale soggiorno di Giove nelle stelle dell’Acquario evidenzia l’importanza della virtù acquariana del discernimento: coltivare questa virtù diventa, per ognuno di noi, un orientamento importante nei giorni a venire.

È difficile cogliere cosa si sta dispiegando spiritualmente nel caos dei nostri tempi, perché ci troviamo proprio nel bel mezzo di un processo di cambiamento, mentre lo stiamo sperimentando in pieno, mentre soffriamo per i suoi effetti e cerchiamo di conquistarci una prospettiva mediana. È importante per noi, in questo momento, guardare alle sfide più nascoste, alla radice delle cose, perché queste appartengono a pieno titolo alla nostra vita individuale e alla nostra individuale responsabilità. In questo senso, noi siamo gli avamposti del nuovo che nasce. La lotta per la Verità è forse la più importante di queste sfide (ne abbiamo già parlato più volte nei nostri Diari), per via della sua intima connessione con i grandi eventi stellari in Sagittario, dominio della nobile virtù della Verità. Siamo consapevoli dell’attacco alla Verità nei nostri tempi, però dai nostri studi precedenti riconosciamo anche come la sfida a questa elevata qualità umana riveli invariabilmente quanto sia importante attenervisi: attenersi strettamente alla Verità è un atto che ci dà forza.
Accanto alla Verità, viviamo la sfida più sottile della Sicurezza, non una virtù ma piuttosto un tema fondamentale che risuona profondamente con il nostro esistere nel corpo, nell’anima e nello spirito. È un tema che s’insinua a diversi livelli nella paura e nell’ansia che ci appartengono, e ci chiama, ci porta a chiederci: “dove mi pongo nella mia umanità, nel mio ‘io’ in relazione al mondo e agli altri?”. 

Soprattutto negli ultimi due anni, mentre cercavamo di ottenere una chiara visione sugli eventi e gli sviluppi esterni, questioni come queste hanno portato intensità nella nostra vita quotidiana. Sono questioni che ci conducono a una soglia, dove viene alla luce una domanda fondamentale: “ammetto una relazione con il mondo dello Spirito, o la nego?”
   Percepire che l’intensità del presente porta in sé un significato e uno scopo rende il nostro rapporto con questa intensità molto diverso. Riconoscere l’operare degli Esseri spirituali che sostengono il legame tra l’essere umano e il cosmo ci fa sentire  accompagnati, e percepire il senso che sostiene costantemente il progresso della Terra pur lasciandoci liberi. Potremo così sentirci partecipi degli eventi del nostro tempo, liberi e creativi, piuttosto che testimoni impotenti.

Eventi significativi degli ultimi due anni collegati a quanto detto sin qui, e che hanno occupato i nostri pensieri in particolare nelle Notti Sante, possono essere rintracciati nel nostro lavoro con le immagini cosmiche. Accenniamo brevemente al Diario del 2019/2020, in cui abbiamo considerato il rarissimo incontro tra Saturno e Plutone nelle Notti Sante (entrambi i pianeti erano allora allo stesso grado – il loro incontro esatto fu il 12 gennaio 2020). Dal Diario di quel periodo:
“L’appello alla Verità è qualcosa che risuona chiaramente nelle stelle attuali. In esso è racchiusa la ricerca della conoscenza di noi stessi, e il porre con attiva consapevolezza la domanda: cosa significa essere veramente un essere umano? A rinforzare ciò, l’appello all’autenticità, indicato dalla congiunzione di Saturno con Plutone in Sagittario, anticipa la realtà che determinate qualità dell’umano non saranno così facilmente nascoste nei tempi futuri. Chi siamo interiormente diventerà più visibile; quando ciò avverrà, la nostra veridicità e autenticità saranno evidenti, visibilmente presenti come qualità su cui potranno essere costruiti i mondi futuri, fondati per servire lo spirito umano”.

Il Diario dell’anno successivo, quello del 2020/2021, è arrivato subito dopo la Grande Congiunzione di Saturno e Giove, avvenuta il 21 dicembre 2020 – un evento estremamente significativo per i nostri tempi, che ha occupato molte pagine di quel Diario. L’evento della Grande Congiunzione si fa sentire costantemente, e getta una luce su come andrà realizzandosi l’umano nei prossimi due decenni. In questo periodo molto dipenderà dal nostro coraggio di conoscerci più profondamente, e da quanto sapremo mettere la nostra specificità umana – chi ognuno di noi è – al servizio dell’umanità.
Il presente Diario riprende da dove abbiamo terminato l’anno scorso, per approfondire ulteriormente le sfide e le opportunità correlate alla Grande Congiunzione. Come viviamo interiormente, in modo responsivo e cosciente quello che ci viene incontro dagli eventi esterni diventa, nel presente Diario, un tema importante.
Con Venere che si muove vicino alla linea diretta tra la Terra e il Sole, sorpassando nel suo cammino Plutone, siamo portati a riconsiderare la piena vita dei sensi che appartiene al nostro retaggio umano. Indotti all’ottusità dai costumi di quest’epoca moderna, in cui ci interfacciamo di continuo con computer e telefoni, siamo per lo più inconsapevoli di quanto siamo estromessi da un modo sano di fare esperienza, dal nostro sentimento per i copiosi fenomeni del mondo, e di quanto viviamo nelle regioni astratte del nostro intelletto. Nel connetterci completamente con l’esperienza della vita riacquistiamo il nostro senso di meraviglia, e potremo allora celebrare l’incontro ravvicinato fra la Terra e Venere che si verifica progressivamente in queste Notti Sante.

Ci verrà così mostrata la possibilità di rivitalizzare le nostre sane esperienze animico-sensoriali, perché tutto ciò che opera in questo modo, tramite la facoltà del corpo di ospitare l’anima senziente, si trasforma nella forza di sperimentare nuovi mondi dello Spirito. È un’opportunità nascosta, che ci viene data in questo tempo in mezzo al caos esterno, se solo ci risvegliamo. Allora, grazie al potente aspetto a 90° fra Saturno e Urano che si verifica in queste Notti Sante, potremo veramente sviluppare nuove facoltà di conoscenza perché, in senso concreto, le nostre privazioni negli ultimi due anni saranno come una tabula rasa – una lavagna pulita, o la condizione di crisalide – per nuove ed essenziali esperienze di vita nel corpo, nell’anima e nello spirito.

Con l’offerta di questi pensieri ci incamminiamo nel nostro viaggio lungo il periodo natalizio. Con i più sentiti auguri di ricche e benedette Notti Sante.

Alan Thewless

 

Questo Diario deve la sua esistenza ai molti amici e colleghi che l’hanno sostenuto nel corso degli anni offrendo il loro aiuto pratico, preziosi suggerimenti e un incoraggiamento sincero.
A loro, alla loro amicizia e buona volontà è dedicato.

 

Chi è interessato può prenotare una copia del Diario telefonando o scrivendo alla Segreteria del Centro Antroposofia di Torino: 011/533938 – info@ilcentroantroposofia.it

 

Alan Thewless

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