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Buona Pasqua 2018

La Resurrezione di Piero Della Francesca

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Noi abbiamo bisogno del Cristo quale Essere sovrasensibile, di natura extraterrena che, pur tuttavia, è entrato nell’evoluzione terrestre. Dobbiamo conquistarci questo pensiero che è come il sole di tutte le rappresentazioni umane.

Come dobbiamo renderci conto che l’idea del Natale e della nascita si è impoverita a tal punto che il più grande mistero è stato ridotto a una banale esperienza sentimentale, così dobbiamo riconoscere come sia necessario sottolineare, nel pensiero della Pasqua, che nell’evoluzione umana è entrato qualcosa che non è comprensibile a partire da premesse terrene, ma lo è grazie alle premesse di un sapere spirituale, grazie alla conoscenza spirituale.

La conoscenza spirituale deve trovare la sua prima ancora nel pensiero della risurrezione. Deve riconoscere che ciò che è spiritualmente eterno anche nell’uomo non viene affetto da ciò che è fisico-corporeo. Deve vedere nel detto paolino: «Se Cristo non è risorto è vana la vostra fede», una conferma – che oggi va semplicemente conquistata in modo più cosciente – di ciò che è in fondo la vera e propria essenza del Cristo.

In questo modo dobbiamo oggi richiamare all’idea della Pasqua. In questo modo il tempo nel quale rammemoriamo il pensiero pasquale diventa di nuovo una festa interiore, nella quale celebriamo in noi stessi la vittoria dello spirito sulla corporeità.

Nel momento in cui capiremo giustamente il pensiero della Pasqua, il concetto di risurrezione, esso diventerà fervido e illuminante, e riaccenderà in noi le forze di cui abbiamo bisogno per l’evoluzione futura dell’umanità.

 

Tratto da COSA VUOL DIRE «RISURREZIONE»? Vivere da spirito immortale di Rudolf Steiner, una conferenza tenuta a Dornach (Svizzera) il 27 marzo 1921 (Testo originale tedesco: Was ist «Auferstehung»? – Traduzione di Mauro Vaccani – Revisione di Pietro Archiati)