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Aspetti cosmici in relazione alla vita di Kaspar Hauser – di Alan Thewless

Kaspar Hauser

Tratto dalla conferenza del 1° novembre 2019 in occasione della “Kaspar Hauser Conference[1]”, Camphill Village Copake (Columbia County, NY, Stati Uniti)

 

La prospettiva cosmica

Se Kaspar Hauser non fosse vissuto e morto come avvenne, il contatto tra la terra e il mondo spirituale si sarebbe completamente interrotto“. Queste famose parole di Rudolf Steiner, riportate dallo storico Karl Heyer[2], pongono l’Essere di Kaspar Hauser fra le più grandi anime, le cui vite sacrificali, intensamente segnate da avversità e sofferenza, assurgono alla Gloria universale. Il pensiero va immediatamente agli albori della nostra era, a quegli eventi dei tre giorni della nostra prima Pasqua conosciuti come il Mistero del Golgota.

Anche in un’altra occasione, in riferimento a Kaspar Hauser, Rudolf Steiner fece un’affermazione di analoga portata: “Subito dopo Christian Rosenkreutz, è stato Kaspar Hauser ad avere il più alto sentimento per la sofferenza del Cristo[3].

Da queste frasi possiamo perfino intravedere l’indicazione di un collegamento tra gli atti di Kaspar Hauser e quelli del Cristo. Per approfondire ulteriormente, e in segno di riconoscenza nei confronti della grandiosa individualità di Kaspar Hauser, il presente studio prenderà in considerazione le stelle al tempo del Mistero del Golgota e passerà poi allo studio dei cieli di nascita e morte di Kaspar Hauser.  Certo, ci si potrebbe domandare per quale motivo guardare alle stelle, quando per quanto concerne la nostra vita umana, così tanti significati possono essere trovati già qui sulla terra … In risposta a questa domanda, è importante capire che la discesa sulla Terra del più elevato Spirito Solare, al tempo del Golgota, è stato un evento di grande importanza non soltanto per la Terra, ma anche per tutto il Cosmo, sotto il cui sguardo e al cospetto della cui attiva testimonianza ebbero luogo gli eventi di Palestina.

Alla luce di questa consapevolezza, nelle citazioni che abbiamo riportato possiamo dunque cogliere un’intima connessione di Kaspar Hauser con lo Spirito del Sole nel nostro tempo[4]; è partendo da questa base che cercheremo di comprendere fin dove conducano le corrispondenze cosmiche tra la sua vita e gli eventi del Golgota.

Per iniziare, può esserci utile guardare all’immagine dell’essere umano in rapporto alle dodici costellazioni dello zodiaco. È questo gruppo di Dodici attorno al Sole che ha riversato le sue forze nella formazione dell’essere umano terrestre. Ed è del ripristino di queste forze primordiali di cui si parla in termini di azioni redentrici dello Spirito Solare nel Vangelo di Giovanni, 1,14: “E il Verbo si fece carne e abitò in mezzo a noi“.

In numerose immagini dell’antichità e del Medioevo si vede come la forma archetipica dell’Essere Umano sia stata concepita in relazione al cerchio delle costellazioni; molti di voi avranno già visto lo Zodiaco disegnato nella forma umana come nella figura seguente (vedi Figura 1). Questa immagine ci aiuterà quando incominceremo a guardare in modo specifico alla carta stellare della Crocifissione, perché ci sarà più facile ammirare quali forze modellanti creative del cosmo stessero risuonando in quel momento attraverso gli eventi terreni. Per questo studio, la carta della Crocifissione può quindi essere pensata come uno scenario del vasto quadro di relazioni planetarie in atto durante i tre giorni di Pasqua[5].

 

 

Le relazioni cosmiche alla svolta dei tempi.

In questo studio osserveremo in particolare i pianeti esterni, e non soltanto quelli che vanno da Marte a Saturno, ma anche quelli oltre Saturno, fino al lontano Plutone.

Quella che segue è la carta stellare al momento della Crocifissione: ore 15,00 del 3 aprile 33 d.C., Gerusalemme.

Includo una legenda per aiutare ad orientarsi fra i simboli utilizzati sulla carta stellare – vedi Figura 2 (si noti che i numeri accanto ai simboli planetari si riferiscono ai gradi della posizione dei pianeti all’interno delle costellazioni siderali uguali – cioè con un’ampiezza di 30° ciascuna – i cui confini sulla carta sono segnati da linee in grassetto. Si noti che i confini delle costellazioni disuguali sono disegnati invece con linee spezzate).

Le relazioni cosmiche alla svolta dei tempi

Un esame dettagliato della carta stellare della crocifissione richiederebbe un lungo studio, e ciononostante rimarrebbe ancora molto da scoprire. Ora, per introdurre il nostro argomento principale, che è lo studio su Kaspar Hauser, sul tema del cristianesimo cosmico ci limiteremo ad aprire soltanto uno spiraglio.

Per orientarci sulla carta osserviamo innanzitutto l’orizzonte, rappresentato da una linea orizzontale. La linea verticale vicina, che collega MC a IC, ci mostra il punto culminante a Sud, il punto più alto dello zodiaco che è il “Medium Coeli”, mentre il punto più basso dello zodiaco sottostante è il cosiddetto “Imum Coeli”. L’orientamento di questa seconda linea nella carta della Crocifissione è molto interessante, perché in alto vediamo le corna del Toro, mentre in basso troviamo il pungiglione dello Scorpione. Si riuniscono qui gli estremi delle altezze e delle profondità: possiamo quasi immaginare le croci sul Golgota stare lì nel mezzo, nel punto in cui la linea orizzontale incontra la verticale.

Il Sole è rivolto ad Ovest, al centro della costellazione dell’Ariete; fa pensare più all’Agnello, che all’immagine dell’Ariete vera e propria. Venere e Mercurio, come fratello e sorella, sono nella costellazione dei Pesci, la costellazione che ha la maggiore affinità con gli Esseri portatori del principio dell’Amore nato dal Sacrificio.

Al momento della Crocifissione si verifica un’eclissi di Luna: è interessante notare che i riferimenti a quell’istante della Morte in Croce parlano di un oscuramento del Sole, non di un oscuramento della Luna. È un interrogativo profondo sul Mistero della discesa del Grande Spirito Solare sulla Terra: il suo effetto potrebbe essere stato immaginato come l’abbandono del Sole da parte della sua luce spirituale.

    Guardando ora ai grandi pianeti rappresentativi di quelle antiche condizioni evolutive di cui Rudolf Steiner parlava come di Antico Saturno, Antico Sole e Antica Luna[6] (rispettivamente i pianeti Saturno, Giove e Marte) possiamo immaginare la loro presenza possente, come quella dei Re Magi alla natività, mentre si trovano tutti e tre alti nel cielo a Sud e a Sud-Est. A questi tre pianeti dovremmo guardare più in dettaglio, con facoltà immaginativa, meditando specialmente sui movimenti compiuti da Saturno e Giove durante i tre anni di ministero del Cristo, i tre anni che portarono al Golgota.

 Il viaggio di Saturno, a partire dagli eventi del Battesimo fino a quelli del Golgota, inizia dalla costellazione dei Gemelli. In questa regione stellare regnano le forze della separazione, forze che, determinando ogni polarità, creano sempre a nuovo la possibilità di risvegliarsi alle potenzialità del terzo principio armonizzante, quello che risolverà gli effetti della separazione. Nell’essere umano e nella natura vediamo il principio dei Gemelli all’opera ovunque ci sia simmetria. Nel corpo umano i Gemelli sono presenti nella creazione formativa delle spalle, delle braccia e di tutti i fenomeni simmetrici. Qui si vedono i principi universali della polarità: il cielo e la terra, la vita e la morte, la luce e la tenebra, il passato e il presente, e così via. Nel senso più elevato, Saturno in Gemelli al momento del Battesimo rivela che era giunto il momento di iniziare la riunificazione del cielo con la terra, di ricostruire il ponte dell’arcobaleno, interrotto affinché il genere umano fosse lasciato a gradi maggiori di oscurità.

    Il viaggio dei tre anni compiuto da Saturno finisce al momento della Crocifissione nella zona centrale delle stelle del Cancro – nel Granchio. Nel Granchio hanno origine le forze universali che formano lo spazio interno. Lo si vede nel glifo del Cancro, che mostra l’operare dinamico di due forze da cui si apre uno spazio interno. Il torace umano e la gabbia toracica sono stati formati da queste forze, in modo che la forma umana potesse abbracciare l’interiorità (vedi figura 1). Fisiologicamente, nell’essere umano le forze le Cancro ‘ospitano’ il cuore e i polmoni, ma il più grande mistero appartiene al corpo come all’anima … queste stesse forze creano anche una disposizione, affinché all’interno dell’essere umano possa nascere ciò che è veramente umano: lo Spirito Solare del Vero Io. Viene creato nell’Umano un punto di svolta per l’ascesa allo Spirito. Questo punto di svolta si manifesta nel destino del mondo con il risplendere di Saturno dal Cancro, il 3 aprile 33 d.C., quando il dono del vero “Io” è stato portato nella sfera della vita interiore dell’essere umano.

Nella regione vicina a quella da cui Saturno ha iniziato il suo percorso in Gemelli, Giove e Marte terminano i loro. Giove nel corso dei tre anni si è mosso dapprima attraverso i Pesci, e così facendo ha incorporato le forze viventi che nascono dal sacrificio, le forze dei Pesci sottese all’atto di incontrare le esperienze e le necessità della Terra (i piedi) e dell’offerta (le mani). Dai Pesci Giove si è poi mosso attraverso l’Ariete e il Toro, raccogliendo i doni viventi del Pensiero Cosmico (le forze del capo dell’Ariete) e del Verbo Cosmico (la rivitalizzazione della laringe umana e la potenza della parola del Toro).

Al tempo della Crocifissione, Giove porta con sé ciò che ha raccolto alle sorgenti primordiali nel regno dei Gemelli, in cui si può realizzare il potenziale creativo delle braccia di operare in libertà per le azioni terrene[7]. Quando poi, sul monte del Golgota, raggiunge la posizione finale del suo viaggio, Giove forma un asse potente e preciso con Plutone: entrambi si trovano al 17mo grado delle rispettive costellazioni di Gemelli e Sagittario. Questo asse, astronomicamente evidente solo dalla scoperta di Plutone nel 1930, ha un grande significato per il Cristianesimo e per molti momenti di svolta nell’evoluzione del mondo. Possiamo vederlo segnato nel grafico, dove è contrassegnato da una linea rossa che collega la regione superiore e quella inferiore della carta.

Plutone è intimamente connesso con la natura e il destino dell’esistenza materiale, perfino con la forza stessa che sta alla base della materia. In questo senso è visibile un certo parallelismo con il rapido sviluppo della fisica atomica in corso negli anni ’30 del secolo scorso. Ancora più importante, però, è che Plutone ci indica l’Essere del Cristo su cui, in verità, si fonda la realtà che sta dietro e dentro tutta l’esistenza materiale.

Giove opposto a Plutone (lungo l’asse indicato sulla carta) parla del riallineamento delle forze viventi dell’eternità con la natura corporea dell’essere umano. Ciò è intimamente connesso alla natura Spirituale/Fisica del Corpo di Risurrezione realizzato da Cristo sul Golgota attraverso la vittoria sulla morte. Possiamo dunque vedere, al momento della Crocifissione e negli eventi dei tre giorni successivi, come Giove sia connesso al Mistero della Vita che sta alla base dell’esistenza, fino alle radici del mondo fisico.

Marte, dopo aver completato quasi due giri dello Zodiaco in tre anni, giunge nella regione centrale dei Gemelli, e questo evento porta alla solennità dell’asse Gemelli-Sagittario il sigillo planetario della Volontà, in relazione alla storia umana. Grazie alla partecipazione di Marte, le forze di trasformazione possono dispiegarsi pienamente, attraverso l’operare umano, nello svolgersi del Nuovo Mistero.

Dopo gli eventi della prima Pasqua, Marte ha proseguito rapidamente attraversando il Cancro, il Leone e così via. Giove e Saturno si sono spostati più lentamente, con Giove che ha gradualmente raggiunto e incontrato Saturno nel 34 d.C. Questo incontro tra Giove e Saturno in Leone è oltremodo significativo, perché ha portato a compimento uno dei più importanti eventi astronomico-astrologici del mondo antico: la Grande Congiunzione. L’incontro di Saturno e Giove nel 34 d.C. è stata la prima Grande Congiunzione della nostra Era: un evento celeste importantissimo, il segno di quanto si era compiuto con gli eventi del Golgota, e della grande speranza di ciò che quegli eventi avrebbero portato all’umanità e alla Terra.

Il luogo del loro incontro corrisponde al punto in cui si trovava Urano nella carta della Crocifissione. Da questo possiamo riconoscere che il tema potente portato da Urano punta sempre verso possibilità e potenzialità future. Nello svolgersi dell’evoluzione terrena, nel 34 d.C. troviamo l’evento di Damasco, in cui San Paolo è testimone della rivelazione del Cristo nel mondo eterico: ecco la chiara prefigurazione di un’esperienza che appartiene al patrimonio dell’umanità futura[8].

 

Aspetti cosmici in relazione al Quadro Natale di Kaspar Hauser

Diamo ora uno sguardo al tema natale di Kaspar Hauser, formulato per le 10.30 del 29 settembre 1812, a Karlsruhe (vedi figura 3). Esploreremo in seguito le corrispondenze tra questo tema natale e alcune posizioni planetarie della carta celeste della Crocifissione, disegnate in rosso nella parte esterna del cerchio (vedi figura 4).

Quadro Natale di Kaspar Hauser

carta celeste della Crocifissione

L’asse principale della carta della Crocifissione è disegnato con una linea rossa in grassetto e va da Giove a Plutone, rispettivamente a 17º dei Gemelli e 17º del Sagittario. Notiamo anche che il “Medium coeli” (MC) della carta di Kaspar Hauser è congiunto a Marte e Mercurio, e che in questa stessa posizione al momento della Crocifissione si trovava Urano. Come abbiamo già notato, vi è una stretta corrispondenza tra questa posizione e l’evento dell’esperienza di Paolo alle Porte di Damasco; ne consegue che nel tema natale di Kaspar c’è il segno inconfondibile di una relazione con quegli eventi di esperienza diretta e di grazia.

Il quadro combinato Marte/Mercurio è significativo, in quanto entrambi i pianeti sono comunemente indicati come rappresentativi delle due metà dell’evoluzione della Terra[9]: Marte indica la discesa nell’esistenza fisica e nella coscienza individuale, e Mercurio la metamorfosi del dono di Marte su un percorso ‘ascendente’ nei riguardi di un’incorporazione dello Spirito. Il punto di svolta centrale, che favorisce la trasformazione dell’individuo, è l’Atto del Cristo sul Golgota e quindi notiamo, in questo allineamento astronomico, un orientamento focalizzato su questo Atto, nel punto della svolta dei tempi.

Il Sole della carta di Kaspar Hauser è in aspetto di quadratura (90º) rispetto all’asse principale della carta della Crocifissione (una quadratura stretta sia con Giove sia con Plutone), e plausibilmente indica un coinvolgimento di Kaspar Hauser il più forte e attivo possibile con quanto ha avuto luogo sul Golgota.

Se passiamo ad osservare Saturno nella carta di Kaspar Hauser, notiamo che si trova   proprio di fronte alla posizione occupata dal pianeta Marte al momento della Crocifissione. Saturno è il custode dei propositi di destino che un’individualità porta nella propria vita; posto a 180° di fronte al Marte del tempo del Golgota, si trova nella posizione di vedere e farsi carico in piena consapevolezza di quelle forze della Volontà che lì si erano riversate per la ricostruzione del Tempio Spirituale sulla Terra – il massimo impegno latente nelle forze Gemelli/Sagittario.

    Osservando attentamente i movimenti di Saturno durante la vita di Kaspar Hauser potremo farci un’idea del profondo operare del destino nel corso della sua biografia. Willi Sucher[10] ha parlato di Saturno come della “colonna portante dell’incarnazione di una individualità“; questo concetto ci aiuterà molto nel concentrarci sul tema centrale del nostro studio.

Innanzitutto dobbiamo renderci conto che il grafico precedente, relativo alla nascita di Kaspar Hauser, va considerato come il tema natale di ogni vita: un dono perenne, una continua e costante fonte di intuizioni. È un errore comune pensare che il tema natale mostri una trama di destino inesorabile, di cui l’individuo è prigioniero nel bene e nel male. In realtà è proprio il contrario, si tratta piuttosto di un “contenitore” che rivela e sostiene la libertà dell’individuo, gli intendimenti profondi della vita che sono stati forgiati prima della nascita nelle sfere spirituali, con piena propositività verso l’incarnazione a venire.

Se guardiamo al tema natale come ad uno schema che rimane valido per tutta la biografia, allora potremo considerare l’andamento dei movimenti planetari come vita del cosmo che si riversa su questo schema, rapportandosi con esso.

I pianeti, procedendo nel loro corso durante la vita, sviluppano via via relazioni con lo schema del tema natale; queste relazioni si presentano sotto forma di angoli, in particolare congiunzioni (circa 0º), opposizioni (circa 180º) e quadrature (circa 90º). In astrologia sono chiamati “aspetti” e formano risonanze o corrispondenze all’interno della dinamica biografica che si sta svolgendo.

Nella figura 5 osserveremo il percorso di Saturno intorno allo schema del tema natale di Kaspar Hauser – la linea curva centrale – con particolare attenzione per le relazioni che questo pianeta, quale reggente della colonna portante karmica dell’incarnazione, sviluppa nel tempo con il tema natale e con quei pianeti che abbiamo selezionato dalla carta della Crocifissione.

il percorso di Saturno intorno allo schema del tema natale di Kaspar Hauser

Al momento della nascita di Kaspar, Saturno si trova nella costellazione del Sagittario; di lì incomincia ad avanzare intorno allo zodiaco in senso antiorario. Nella figura 5 il suo percorso segue l’andamento della linea curva centrale disegnata in rosso. Un primo sguardo a questa figura mostra nel tema di Kaspar un’interessante disposizione dei pianeti in relazione all’asse maggiore del tema della Crocifissione: si può vedere che tutti i pianeti, eccetto Plutone, stanno nella parte a sinistra di questo asse. Possiamo anche notare che Saturno, portatore della consapevolezza karmica, attraversa l’asse principale della carta della Crocifissione quasi subito dopo la nascita di Kaspar.

    Osservando la Figura 5 vediamo i dettagli dei movimenti di Saturno dalla nascita di Kaspar Hauser fino al momento della sua morte, iscritti sullo schema del suo tema natale.

Via via che Saturno procede in senso antiorario, il suo percorso incontra aree importanti, riportate in ordine alfabetico. La distribuzione di questi incontri nel tempo è piuttosto ampia, perché invece di attraversare il cielo con una semplice curva, Saturno fa continuamente dei cerchi, uno all’anno, e gli capita di attraversare la stessa area con moto diretto e retrogrado più e più volte, anche per settimane intere. Potremo analizzare i dettagli di questi periodi seguendo il percorso di Saturno lungo tutta la vita di Kaspar.

    Vediamo dunque che Saturno raggiunge la posizione b nell’ottobre 1812, quindi pochissimo tempo dopo la nascita di Kaspar. Questa posizione è opposta a quella in cui si trova Marte nella carta della Crocifissione, e poiché Saturno conserva la memoria completa di tutto ciò che è accaduto nella storia dell’umanità fin dagli albori, questa opposizione di Saturno al Marte della Crocifissione porta la memoria dell’atto di Volontà incarnato da Marte nell’evento del Sacrificio supremo. Quando il Saturno di Kaspar arriva a questo punto, (punto b) nell’ottobre del 1812, riconosciamo il momento in cui fu portato via da sua madre e sostituito con un bambino morto. Qui il motivo del Sacrificio che aleggia intorno al bambino innocente è sorprendentemente evidente, e i nostri pensieri possono volgersi con profonda venerazione verso l’operare di un karma così elevato.

Quando Saturno attraversa, a destra del punto c, l’asse principale della carta della Crocifissione, siamo arrivati al dicembre del 1812. Da qui Kaspar viene condotto in stati di invisibilità sempre più profondi. Il periodo di questa invisibilità coincide con il periodo del viaggio di Saturno fino al punto in cui questo asse principale verrà attraversato ancora una volta, molto tempo dopo, nel punto o. È interessante notare che questo è il momento in cui Kaspar appare ancora una volta nel mondo, liberato dalla sua prigionia. Prese nel loro insieme, queste corrispondenze meritano tutta la nostra attenzione, poiché già da esse si avverte il senso di una profonda volontà all’opera nella biografia.

Nel suo viaggio tra questi due punti di riferimento (punti c e o) Saturno non “toccherà” direttamente, con una congiunzione, nessuno dei pianeti del tema natale, eccetto Plutone — una situazione unica e speciale —, fino a quando non avrà attraversato ancora una volta l’asse principale della carta della Crocifissione. Tuttavia, durante tutto il tratto del suo percorso che si svolge alla destra di questo asse principale, c’è un lungo periodo di incubazione, poiché Saturno è intriso di osservazione interiore, di potenziali a venire. Questi sono agevolati dai molteplici aspetti di opposizione (circa 180º) che si vengono via via a verificare. Qui Saturno sarà interiormente assorbito nei propositi latenti all’interno dell’incarnazione.

È importante cogliere questo aspetto per comprendere il profondo lavoro nell’anima di Kaspar durante la sua prigionia. Non dimentichiamo che Kaspar Hauser è stato tenuto con la forza in uno stato in cui non era né vivo né morto e in cui non poteva nemmeno stare in piedi. Questa condizione di costrizione rimase tuttavia permeabile alle potenti influenze delle sfere planetarie. Nel caso di un essere così elevato, possiamo immaginare che l’individualità fosse particolarmente in risonanza con il mondo delle Gerarchie, e si sarebbe dunque fatta portatrice di un’immensa possibilità per il futuro, nel momento in cui queste forze avessero potuto volgersi verso il mondo degli esseri umani. Questa possibilità iniziò ad estrinsecarsi non appena Kaspar entrò a Norimberga, proprio mentre il suo Saturno cominciava ad incontrare direttamente tutti i pianeti classici che lo “stavano aspettando” per accompagnare il manifestarsi dei suoi proponimenti di nascita e di destino.

Avremmo bisogno di accedere alla Cronaca dell’Akasha per comprendere cosa stava veramente maturando nell’anima di Kaspar Hauser durante il periodo della sua prigionia; ma già dalle corrispondenze planetarie riceviamo l’immagine di un periodo cruciale, di un tempo di rivelazione, connesso da un lato con il tema natale – per quanto riguarda le relazioni interiori – e dall’altro con lo schema della svolta dei tempi, con le posizioni planetarie al tempo della prima Pasqua della nostra Era.

A questo punto seguiremo alcuni eventi che si sono verificati proprio in quel periodo, quello del rapimento e della prigionia, mentre Saturno si stava muovendo lungo la via a destra dell’asse maggiore del tema della Crocifissione.

In primo luogo, durante la primavera del 1814 Saturno si sposta sul punto d della carta, e nel febbraio del 1815 raggiunge il punto e. In queste posizioni Saturno si muove in opposizione diretta alle posizioni che la Luna e Giove occupano nel tema natale di Kaspar.

Dal punto di vista del suo sviluppo, Kaspar sta completando le tre grandi fasi fondamentali della prima infanzia: la stazione eretta, il parlare e il pensare e, alla fine di questo periodo, al terzo anno quindi, incominciano ad emergere le prime esperienze di consapevolezza dell’Io. In risonanza a tutto questo, echeggiano dal futuro le prime, mature esperienze del mondo oltre le mura della prigione, a cui egli si risveglierà dopo essere comparso per le strade di Norimberga; cosa che accade in corrispondenza della congiunzione di Saturno con la Luna e Giove del suo tema natale. Possiamo immaginare quanta preoccupazione abbia destato il suo sviluppo infantile, con l’emergere dell’Io verso i tre anni di età, in quelle potenze che desideravano invece la sua totale invisibilità!

Venendo ora al punto f della figura 5, vediamo che Saturno si muove in opposizione alla Venere di nascita; siamo nella primavera del 1816. Si ritiene che questo sia il periodo in cui Kaspar fu tenuto imprigionato in condizione di paralisi sensoriale nel castello di Pilsach. Venere è il pianeta la cui sfera è intimamente coinvolta nel regno dei sentimenti dell’essere umano, nell’intero sviluppo della vita sensoriale. Non possiamo nemmeno immaginare la sofferenza di Kaspar in questo periodo, dal marzo al dicembre 1816, data l’opposizione di Saturno alla Venere della sua nascita, e le terribili condizioni in cui si trovava imprigionato. Lo identifichiamo come il periodo in cui furono messi in atto tentativi concertati per annientare la vita stessa della sua anima.

Saturno incontra poi il Nodo Lunare Sud nel marzo del 1817 (punto g): ad una persona più anziana e consapevole di sé, questo incontro porterebbe un potenziale di svelamento dei segreti racchiusi nella corrente del tempo che scorre dal passato. In un bambino di quattro anni possiamo immaginare il delicato tocco dell’Angelo Custode.

Sul periodo che va dall’aprile 1818 al febbraio 1819 va posta un’enfasi particolare, poiché Saturno si muove attraverso 6 gradi dello zodiaco, dal 20mo al 26mo grado dell’Acquario (zodiaco siderale con costellazioni uguali, posizioni da h a i sul grafico), ed entra in relazione con l’asse Medium coeli (Zenit)/Imum coeli (Nadir) -MC/IC-, e quindi con Marte, Mercurio e Plutone del tema natale di Kaspar. Nella parte superiore (MC) di questo asse troneggia l’Urano del tema della Crocifissione – con tutto ciò di cui abbiamo già parlato in relazione alla facoltà di percepire l’Essere dell’Amore nel regno eterico.

Possiamo pensare a questo periodo come a un punto di svolta, che ha un impatto profondo sulla configurazione dell’essere interiore di Kaspar; la tappa successiva di questa evoluzione la troviamo nel periodo cha va dall’aprile 1820 al gennaio 1821, quando Saturno si muove frontalmente al Sole di nascita (punto j) e al Saturno di morte (punto k).

Per la precisione, mentre nel gennaio 1821 Saturno sta attraversando le stelle dei Pesci, Kaspar ha otto anni, ovvero è in quella fase cruciale dell’infanzia in cui la vita dell’anima comincia a formarsi in modo più chiaro. L’attacco a questo sviluppo regolare dell’anima è stato ovviamente al centro delle macchinazioni di coloro che lo avevano imprigionato. Tuttavia, il periodo che porta al gennaio 1821 (Saturno al punto k) può ancora essere considerato come un importante punto di svolta interiore durante la prigionia, per effetto di ciò che le Gerarchie stavano tessendo direttamente nell’eterico – e le corrispondenze cosmiche di questo studio, prese nella loro interezza, sostengono questa tesi[11].

Noteremo che ora sul grafico si viene a formare una croce, i cui estremi sono: Saturno (nel punto k); Saturno al momento della morte (punto y); Giove della Crocifissione e Plutone della Crocifissione (punti dell’asse principale). Questa configurazione, nell’inverno del 1820/1821, ci parla di un periodo intimamente e profondamente legato al Sacrificio. È una croce che apparirà ancora una volta, al momento della morte di Kaspar.

Da questo punto il cammino di Saturno procede fino al punto l, dove forma un’opposizione con Urano di nascita (dal giugno 1823 al marzo 1824); quindi con Nettuno (punto m) nel maggio del 1825. Tra l’ottobre 1826 e il maggio 1827 arriviamo al punto significativo in cui Saturno si congiunge al Marte della Crocifissione (punto n), e si oppone al Saturno di nascita. Il gesto cosmico qui è certamente verso un punto di svolta nel destino, che si manifesta ancora più chiaramente dopo il luglio 1827, quando Saturno attraversa ancora una volta l’asse principale della carta di Crocifissione (punto o).

È in questo periodo che si mettono in moto i preparativi per la liberazione di Kaspar; i suoi rapitori suppongono che il suo destino sia stato definitivamente distrutto. Si dà corso ai preparativi necessari, compreso l’esercizio fisico, affinché egli possa camminare con una certa scioltezza.

 

Gli eventi successivi all’apparizione di Kaspar Hauser a Norimberga

Kaspar Hauser apparve sulle strade di Norimberga alle 16.00 del 26 maggio 1828 – momento contrassegnato sul grafico dalla lettera p. Le due linee gialle delimitano gli anni dei movimenti di Saturno in cui Kaspar è visibile e apertamente attivo nell’incontro sociale con gli altri. Durante tutto questo periodo, è sorprendente che Saturno cominci ad incontrare direttamente ciascuno dei pianeti classici del tema natale. È come se gli spiriti planetari venissero direttamente in suo aiuto.

Il primo incontro avviene nell’agosto del 1828, quando Saturno transita sulla sua Luna natale (posizione q). Kaspar vive allora nella casa di Daumer; la sua educazione è già iniziata ed è anche partita un’indagine sulla sua vera identità. In agosto fa il suo primo sogno di un castello. Il sigillo planetario è quello di una nascita interiore e di un processo di apertura, sottolineato dal progressivo avanzamento di Saturno verso il Giove di nascita, che raggiunge nell’ottobre del 1828 (posizione r, dove si ferma per circa 1 mese).

Dopo un breve arretramento, Saturno si ricongiunge nuovamente alla Luna di nascita, e lì resta stazionario dalla fine di febbraio 1829 all’inizio di maggio. Poi ricomincia a procedere in avanti, e incontra Giove per un’ultima volta nel luglio del 1829. Durante questo periodo Kaspar ha un profondo impatto su tutti coloro che lo circondano: l’unicità della sua presenza viene riconosciuta, e se ne parla in circoli sempre più ampi. Ecco una risonanza con le forze espansive e con gli Esseri spirituali di Giove, che ora operano potentemente in suo aiuto.

Procedendo nel suo percorso, Saturno oltrepassa la posizione in cui si trovava al tempo della Crocifissione e durante gli eventi della prima Pasqua: siamo nell’agosto del 1829 (punto s). Un po’ più tardi, alla fine di novembre del 1829, Saturno in moto retrogrado ritorna su questa stessa posizione, a 18° del Cancro, dove si ferma nell’aprile 1830 (punto s). Abbiamo dunque tre occasioni in cui Saturno è immobile, e staziona in aree molto significative del tema natale di Kaspar: 18° Cancro; Giove e Luna di nascita. Mentre Kaspar sta diventando sempre più noto, e le sue splendenti qualità angeliche appaiono a tutti, il cosmo “rispecchia” e “accompagna” questo passaggio con passi marcati e significativi.

È in questo periodo, quando Saturno si trova nelle immediate vicinanze della posizione che occupava durante gli eventi del Golgota, che Lord Stanhope visita Norimberga per la prima volta (17 ottobre 1829). Quella volta non ci fu nessun incontro con Kaspar, ma dieci giorni dopo, il 27 ottobre, Kaspar fu aggredito e ferito gravemente. In questi eventi, strettamente collegati alla memoria cosmica dell’Atto di sacrificio del Golgota che Saturno trasporta fedelmente attraverso il tempo, un primo accenno cosmico incomincia a farci capire che nel signor Stanhope c’è un’eco del ruolo di Giuda, il “traditore”, nella vita di Kaspar Hauser!

Nell’agosto del 1830 Saturno transita sulla Venere della carta di nascita (posizione t): ricordiamo che Saturno si trovava opposto a questo punto nella primavera del 1816, quando Kaspar, all’età di tre anni, fu crudelmente imprigionato nel castello di Pilsach[12]. Ora, nell’agosto del 1830 le indagini di Anselm Feuerbach sull’identità principesca di Kaspar hanno raggiunto risultati seri e illuminanti – inclusa una comunicazione ad alto livello con il re di Baviera. È presumibile che la decisione di uccidere Kaspar sia nata in queste circostanze, riecheggiando i tentativi fatti in precedenza per distruggergli l’anima obbligandolo ad un isolamento umano e sensoriale – tentativi che si riflettono cosmicamente quando Saturno arriva di fronte alla Venere di nascita, come abbiamo detto sopra.

Ma è nel periodo che va dall’ottobre 1830 al luglio 1831, quando Saturno compie un giro intorno alla stella Regolo (il cuore del Leone) che le cose prendono una piega significativa. È il momento in cui avviene il primo incontro con Lord Stanhope, il 28 maggio 1831. È straordinario che questo sia anche il periodo della biografia di Kaspar in cui i Nodi Lunari ritornano sulle posizioni che occupavano originariamente nel tema di nascita (il punto u mostra la posizione del Nodo Lunare Ascendente).

La confluenza di questi due importanti eventi cosmici, entrambi portatori di un potenziale di risveglio ai compiti futuri, avviene in corrispondenza della stella che gli antichi consideravano più importante di tutte: Regolo, il cuore del Leone, a lungo considerata come portatrice del calore radiante del cosmo. È la stella regale, modesta nella grandezza, ma potente nella presenza: la massima Stella Reale dei Persiani. Dalle sue fonti cosmiche proviene il calore che accende le forze del cuore di ogni essere umano.

Queste forze di calore umano diventano sempre più necessarie via via che il XIX secolo avanza, e l’immagine dell’essere umano viene minacciata dal materialismo in un modo mai conosciuto prima. Nell’evoluzione del mondo inizia a propagarsi velocemente un concetto potente: che l’origine dell’essere umano sia riconducibile alla discendenza della Scimmia, destinata come tutte le altre creature della terra a lottare costantemente per la supremazia secondo la “legge” della sopravvivenza del più forte.

Quest’idea si è fatta presto strada nelle profondità della psiche umana, e fa parte di quell’impulso più ampio verso l’incatenamento finale dell’essere umano alla roccia del materialismo. Quanto è meravigliosa allora la fedeltà dei doni di Kaspar all’immagine del calore primordiale – fedeltà che trova la sua massima espressione nel cosmo di calore del Cuore del Leone, il calore dell’Amore nato dall’Antico Saturno, da cui l’essere umano è stato concepito e attraverso cui trova espressione la forza di ciò che è veramente umano.

Possiamo immaginare come in questo momento stiano emergendo in Kaspar impulsi di calore provenienti dai piani più profondi del cosmo. Questo però è anche il momento in cui l’impressionante figura di Lord Stanhope lancia il suo incantesimo sul giovane, facendogli ardere il cuore! Ancora una volta ci rendiamo conto del ruolo intimo che il cosmo svolge in questa vita così speciale e di quanto stranamente Lord Stanhope appaia come parte del mistero centrale.

In questi pochi anni di attività di Kaspar sulla terra sopraggiungono altri eventi importanti. Saturno, dopo aver già ‘stretto la mano’ a tre dei pianeti classici da quando Kaspar è apparso a Norimberga, ora porta il suo abbraccio a Marte e Mercurio, che si trovano al “Medio cielo” del suo grafico di nascita. Questa posizione si trova in un punto importantissimo dello Zodiaco: come già accennato in precedenza, è qui che Urano si trovava al tempo del Mistero del Golgota e sempre qui ha avuto luogo la prima Grande Congiunzione della nostra Era, un evento intimamente connesso con l’esperienza del Cristo Eterico di Paolo a Damasco. In questo punto Saturno è anche opposto al Plutone di nascita. Tutto questo periodo va dal novembre 1831 al settembre 1832. È un periodo lungo, in cui Saturno compie numerosi e potenti transiti. In generale, l’immaginazione oggettiva dei gesti planetari coinvolti in questo periodo ci parla di un tempo di profonda lotta per lo spirito. Un’immagine calzante è quella della farfalla che spunta dalla crisalide.

Focalizziamoci allora su due momenti importanti di questo periodo: il primo riguarda il dicembre e il gennaio del 1831 (posizione v) quando Saturno è stazionario e si relaziona con tutti i pianeti e le entità menzionate. È in questo periodo che Lord Stanhope ottiene il pieno potere su Kaspar, assumendo la sua tutela legale da von Tucher, il 7 dicembre. Poco dopo Lord Stanhope sottopone Kaspar alla “cura” e all’”educazione” pesantemente costrittive di Thomas Meyer.

Nel settembre del 1832 Saturno, al punto w, transita sul Mercurio di nascita e si sposta proprio in opposizione a Plutone. Anche pensando agli eventi successivi, possiamo considerarlo un momento di profonda unione con lo Spirito di Mercurio; è l’ultimo transito su un pianeta, perché Saturno incrocerà ancora soltanto il Sole di nascita, poco prima del passaggio di Kaspar nei Mondi Spirituali.

Nell’intervallo che segue il transito di Saturno su Mercurio, Kaspar inizia le lezioni di catechismo per la Cresima con il Pastore Fuhrmann e viene cresimato nella Cappella dei Cavalieri del Cigno, il 20 maggio 1833; un evento che, secondo quanto è stato tramandato, commuove i presenti fin nella profondità del loro essere.

Il 7 novembre, quando Saturno incontra il suo Sole natale, possiamo immaginare come la luce dello spirito risplenda ora in Kaspar con grande forza (posizione x). Lo sgomento di quanti si erano sforzati strenuamente per non permettere mai che la candela accesa dell’anima di Kaspar arrivasse ad influire sugli eventi mondiali, aveva ormai raggiunto il punto più alto della disperazione. Anselm von Feuerbach, il protettore di Kaspar, muore misteriosamente poco dopo la cresima di Kaspar, con il pesante sospetto di un avvelenamento. L’atto finale avviene il 14 dicembre, quando Kaspar viene accoltellato, per poi morire, in seguito alle pugnalate, il 17 dicembre. Saturno a questo punto rimane unito al Sole di nascita di Kaspar, come sigillo di una vita sacrificale e del compimento di un atto solenne.

 

Le stelle al momento del passaggio di Kaspar Hauser nei mondi spirituali

Per concludere vedremo ora la mappa del cielo alla morte di Kaspar, che può anche essere letta come il suo tema natale spirituale. I frutti di una vita che opera nella direzione del futuro sono presenti nella carta del momento della morte. Potremmo tracciare anche su questa carta i movimenti di Saturno lungo tutta la vita di Kaspar, ma sarebbe uno studio che esula dal presente lavoro. Nel grafico di questa mappa (del passaggio di Kaspar nel mondo spirituale) troviamo però indicati i pianeti della carta della Crocifissione, perché sono riferimenti che diventano sempre più importanti via via che si arriva alla parte conclusiva di questo studio.

la mappa del cielo alla morte di Kaspar Hauser

Quello che segue è solo un primo passo, l’apertura di una porta, non lo studio completo delle stelle al momento della scomparsa di Kaspar Hauser.

In primo luogo, un grande raggruppamento di pianeti attira la nostra attenzione. Si trova nella zona della stella maggiore Antares, la Stella Reale di Persia, nonché il cuore dello Scorpione. In questa regione, nota fin dall’antichità per la grande intensità di forze che vi si accentrano, la morte diventa vita, si muore e si rinasce. Alchemicamente questa è la regione in cui risiedono le forze della trasmutazione, dove le sostanze possono essere innalzate ad una condizione più elevata attraverso la catarsi – già questo è un segno importante del dono che viene offerto al mondo in punto di morte da un essere superiore che ha compiuto la sua missione.

La concentrazione dei pianeti si trova nella parte al di sotto della Terra, come un fondamento, mentre al di sopra vediamo nei cieli una croce possente. Tutto deve essere rappresentato in modo immaginativo. Quando Kaspar Hauser muore, Saturno si trova esattamente opposto a Plutone, una configurazione molto rara che si verifica solo a intervalli di circa 33 anni; questo è un asse della croce. Il secondo asse è l’asse principale, che occupava i cieli al tempo del Golgota e della morte e risurrezione del Cristo.

Seguendo la conformazione dei due assi, vediamo che i quattro bracci della croce sono uniti con la precisione di 1°. Astronomicamente questo è il più raro dei fenomeni, uno di quelli su cui ci si sente portati a dare interpretazioni, ma la cui profondità richiede anche delicatezza e atteggiamento meditativo.

Giove si trova opposto a Plutone durante i fatti del Golgota, come già accennato in precedenza: una configurazione planetaria che indica la ricostruzione di un ponte che si era spezzato; il ripristino, nell’essere umano, della vivente essenza celeste su cui era stato originariamente fondato il corpo fisico. Con l’Atto del superamento della morte, questa essenza vivente è stata ricostruita, e il ponte è stato restaurato dalle sue fondamenta. È l’inizio di una nuova era.

Alla morte di Kaspar Hauser Saturno si trova opposto a Plutone, oltre ad essere allineato in una perfetta forma a croce con Giove e Plutone al momento del Golgota. È Saturno che porta l’intenzionalità degli Esseri più elevati per la Missione dell’Esistenza Umana. Saturno porta nella sua sfera non soltanto il flusso storico dall’origine nel mondo, ma anche il piano e la volontà delle Gerarchie per l’Essere Umano.

L’opposizione di Saturno a Plutone alla morte di Kaspar Hauser, e la sintonia geometrica con cui si trova rispetto all’asse principale del tempo del Golgota, ci permette di intuire come il dono di Kaspar Hauser sia intimamente simile a quel ripristino del cammino verso il Veramente Umano che è stato raggiunto al “punto di svolta dei tempi” dall’Essere del Cristo.

Qui, ancora una volta, c’è un’affermazione dell’Amore, perché Plutone si trova in Pesci alla morte di Kaspar Hauser e possiamo riconoscere in questa costellazione le forze dell’Amore che devono essere sempre unite al Futuro Umano.

L’asse tra Saturno a Plutone punta anche al Mercurio del momento della Crocifissione, confermando ciò di cui già altri hanno parlato in termini di singolare collaborazione fra Kaspar e l’Essere mercuriale del Cristo.

Poco dopo la morte di Kaspar Hauser sappiamo che l’umanità ha affrontato una grande lotta per lo spirito, l’immagine stessa dell’essere umano era minacciata. Dalle ricerche di Rudolf Steiner sappiamo che questa lotta ha coinvolto anche esseri celesti che lottavano per il futuro dell’Essere Umano. Rudolf Steiner si riferisce a questo come a un periodo di grande sofferenza per il Cristo, come a un secondo Golgota[13].

Possiamo immaginare che le azioni compiute da Kaspar Hauser, che si irradiano dalla purezza dell’Anima Umana, abbiano preso parte direttamente alla battaglia che si stava svolgendo all’inizio del XIX secolo per la vera immagine dell’Essere Umano, che sarebbe stata la “medicina” vitale per raggiungere, nel corso dell’evoluzione, l’obiettivo di diventare pienamente umani.

La Grande Croce che si forma al momento della morte di Kaspar pone un sigillo che afferma la sua affinità con l’Essere dell’Amore, un sigillo che racchiude al suo interno la piena integrità del ponte tra l’operare celeste e quello terreno.

Si potrebbe dire di più sulla carta di morte di Kaspar Hauser, nei confronti del quale fioriscono gli approfondimenti, motivati non solo dall’interesse crescente verso il suo Essere elevato, ma anche da ciò che continua ad ispirare, in relazione al nostro sviluppo umano tra “la terra e il mondo spirituale”.

 

[1] https://www.kasparhauserfestival.net/

[2] Karl Heyer, * 30 novembre 1888 Hanau/Main, storico antroposofico, † 24 luglio 1964 Friburgo, scrisse numerose opere, soprattutto storiche, basate su indicazioni di Rudolf Steiner (https://anthrowiki.at/Karl_Heyer).

[3] Riferito da Karl Heyer, citazione da “Kaspar Hauser, la lotta per lo spirito”, Peter Tradowsky, Temple Lodge, ForestRow, Regno Unito, 2012.

[4] Vedi in particolare “Kaspar Hauser, la lotta per lo spirito”, Peter Tradowsky, Temple Lodge Press, al capitolo: Il carattere di Kaspar Hauser

[5] Entro la domenica di Pasqua, la Luna si sarà spostata notevolmente rispetto al “Venerdì Santo”, ma i movimenti della Luna non saranno al centro dello studio. Anche Mercurio si sarà mosso di circa 3° ma rimarrà in aspetto con i pianeti rilevanti menzionati nello studio.

[6] Si veda “La Scienza Occulta nelle sue linee generali (o.o. 13)” di Rudolf Steiner

[7] I Gemelli, in relazione alle spalle e alle braccia, possono anche essere immaginati come il polo operante superiore delle forze combinate del Sagittario, del Capricorno, dell’Acquario e dei Pesci, costellazioni che ci mettono pienamente in relazione con i compiti terreni.

[8] Da notare qui anche i frequenti riferimenti di Rudolf Steiner agli anni Trenta come epoca in cui le esperienze del Cristo nell’Eterico sarebbero diventate sempre più accessibili agli esseri umani. Si noti in particolare la sua conferenza “La comparsa del Cristo nell’eterico, del 25 gennaio a Karlsruhe. Si veda anche la conferenza di Willi Sucher: ‘The Turning of the Century’, disponibile in ‘The Living Universe and the New Millenium’, Anastasi Ltd, Stourbridge, Regno Unito.

[9] Si veda in particolare la conferenza di Rudolf Steiner “Evoluzione della Terra” del 30 agosto 1906, Stoccarda (O.O. 95 “Alle porte della scienza dello spirito”): “(…) In realtà, secondo la scienza occulta, la Terra è indebitata verso Marte a tal punto che la prima metà della sua evoluzione si chiama Marte. Mercurio ha lo stesso significato per la seconda metà; la Terra è entrata in connessione con Mercurio ed è ancora strettamente legata ad esso. Per questo motivo nella scienza occulta si usano i termini Marte e Mercurio al posto di Terra“.

[10] Willi Sucher, 1902 – 1985, a volte indicato come “il Padre dell’Astrosofia”, ha portato una grande intuizione verso una nuova astrologia nata dalla Scienza dello Spirito. Vedi ‘Astrosophy Research Center’ https://astrosophycenter.com

[11] La costellazione dei Pesci, in cui si trova Saturno in questo momento, ricorda soprattutto l’operare della Gerarchia dei Troni, gli Esseri della Volontà, attraverso il cui sacrificio è nata la possibilità dell’esistenza umana. I Pesci sono anche collegati all’Umanità in quanto Gerarchia.

[12] Alcune evidenze indicano questo come il probabile inizio del periodo della prigionia di Kaspar a Pilsach

[13] Si veda la conferenza “Cristo al tempo del mistero del Golgota e Cristo nel XX secolo“, Londra, 2 maggio 1913 (in O.O. 152 “Verso il Mistero del Golgota”).

 

Traduzione e revisione a cura dello staff del Centro Fondazione per l’Antroposofia di Torino

Leggi l’articolo in lingua originale: Cosmic Aspect in Relation to the Life of Kaspar Hauser – Alan Thewless